” 53° Ciclo di rappresentazioni classiche ” Teatro Greco di Siracusa
Rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa:
– Mercoledì 24 Maggio 2017 * Sette contro Tebe di Eschilo
TRAMA:
Alla morte di Creonte, cognato di Edipo e coprotagonista dell’Antigone sofoclea, Eteocle e Polinice hanno stretto un accordo: avrebbero regnato un anno ciascuno, alternandosi sul trono. Eteocle, però, allo scadere del mandato, non vuole restituire il regno a Polinice, sicché costui arma sei guerrieri di Argo, con lui sette, e li pone davanti le porte di Tebe, dalle sette porte appunto, e dichiara guerra al fratello. Eteocle contrappone altre sette guerrieri, tra cui lui stesso, e li mette a presidio della città. Il messaggero informa che sei di Argo sono stati respinti; resiste Polinice che dovrà scontrarsi con lo stesso fratello Eteocle. Qui scatta la tragedia, che per i Greci, è dramma personale: Eteocle sa che il volere degli dei impone, Zeus in primis, che essi muoiano in un sol giorno di duplice strage, ma non può che affrontare il destino, la divina Necessità (Tyche), perché questo rientra nelle caratteristiche dell’eroe: solo di fronte al dictat divino.
– Mercoledì 14 Giugno 2017 * Fenicie di Euripide
TRAMA:
Composta nel 410-409 a.C., costituisce un episodio della vicenda dei Sette contro Tebe ed è sicuramente una fra le opere di Euripide meno rappresentate a causa della sua complessità. La scena è Tebe, una città assediata dalla guerra. Un gruppo di donne fenicie (il Coro delle Fenicie), dirette al santuario di Apollo a Delfi, giungono in città e diventano spettatrici, insieme al pubblico, del dramma che qui ha luogo: la lotta tra Eteocle e Polinice. I due fratelli sono i figli della colpa, perché frutto del legame incestuoso tra Edipo e Giocasta. Combattono per la supremazia e per il potere nella città di Tebe. Dallo scontro tra i due consanguinei si giungerà ad un conflitto universale che deflagrerà in tutta la Grecia. La sola testimone rimasta alla fine di questa saga familiare sarà Antigone, che resterà – come evocato dalla stessa etimologia del suo nome – l’essenza del conflitto, l’ “antagonismo” ribelle verso il nuovo padrone della città, Creonte. In Antigone la radicalità delle passioni si trasformerà in resistenza alla storia, alla ragione di stato e si concretizzerà nella richiesta di uguale dignità, attraverso la sepoltura di Eteocle e Polinice, morti nello scontro fratricida. Il commiato di Antigone ne Le Fenicie, è chiara allusione alle vicende successive e metafora di una storia che nei secoli futuri non riuscirà che a ripetere se stessa.
– Giovedì 29 Giugno 2017 * Rane di Aristofane
TRAMA:
Le Rane sono una parodia della decadenza dell’Atene dell’epoca (furono rappresentate per la prima volta nel 405 a.C.) ed una riflessione sul ruolo del teatro dopo la stagione di Euripide e Sofocle.
Dioniso, il dio del teatro, si reca nell’oltretomba per riportare alla vita Euripide. Il viaggio si conclude con l’arrivo di Euripide ed Eschilo intenti ad un litigio furioso per stabilire chi dei due sia il più grande poeta tragico. A giudicare è Dioniso che, scegliendo di anteporre il senso della giustizia e il bene dei cittadini alle proprie preferenze personali, finisce per dare la palma della vittoria ad Eschilo.
Eschilo rappresenta quindi il salvatore di Atene dalla situazione disastrosa in cui si trova ed accetta di tornare tra i vivi lasciando il trono alla destra di Plutone a Sofocle, a patto che non lo ceda mai a Euripide.
Arisotane rappresenta quindi nelle Rane lo scontro tra due idee di teatro denunciando la rovina in cui è caduta la città a causa di demagoghi e politicanti corrotti.
Costo 59,00 € ( Soci TCI ) – 65,00 € ( Non Soci )
Formula: Accompagnatore da Catania, Bus andata e ritorno, Ticket d’ingresso alle rappresentazioni