” 52° ciclo di rappresentazioni classiche ” Teatro Greco di Siracusa Anno 2016

Rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa:

 

Mercoledì 25 Maggio * Elettra di Sofocle

TRAMA

Oreste, figlio di Agamennone, in compagnia di Pilade e del Pedagogo, torna a Micene dopo una lunga assenza dove su ordine di Apollo, deve vendicare la morte del padre, ucciso dalla moglie Clitemnestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono. Da bambino Oreste, essendo erede al trono, era stato salvato da sicura morte dalla sorella Elettra. Questa infatti l’aveva affidato ad un uomo focese, che lo aveva tenuto lontano dagli intrighi di palazzo. Da quel giorno Elettra, che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini, era vissuta nella speranza che Oreste un giorno tornasse a vendicare il padre.

Oreste dunque torna a Micene all’insaputa di tutti, e organizza un tranello: diffonde la falsa notizia della propria morte, che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagità) della madre Clitemnestra. Elettra, al contrario, è disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello). Ottenuta la prova della fedeltà della sorella, Oreste le rivela la propria identità, ed insieme i due organizzano un piano per attuare la propria vendetta. Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietà la madre supplicante, poi incontra Egisto e si vendica della morte del padre.

 

Giovedì 09 Giugno * Alcesti di Euripide

TRAMA

Zeus ha condannato Apollo a vivere come schiavo nella casa di Admeto, re di Fere in Tessaglia, per espiare la colpa di aver ucciso i Ciclipi .Grazie alla sua benevola accoglienza, Apollo nutre per Admeto un grande rispetto, tanto da ottenere dalle Moire che l’amico possa sfuggire alla morte, a condizione che qualcuno si sacrifichi per lui. Nessuno, tuttavia, è disposto a farlo, né gli amici, né gli anziani genitori: solo l’amata sposa Alcesti si dichiara pronta. Quando sulla scena arriva Thanatos, la Morte, Apollo tenta inutilmente di evitare la fine della donna e si allontana, lasciando la casa immersa in un silenzio angoscioso. Con l’ingresso del coro dei cittadini di Fere si apre la tragedia vera e propria, una serva esce dal palazzo e annuncia che Alcesti è ormai pronta a morire. Grazie all’aiuto di Admeto e dei figli, appare Alcesti per pronunciare le sue ultime parole: saluta la luce del sole, compiange se stessa, accusa i suoceri, che egoisticamente non hanno voluto sacrificarsi, e consola il marito.

Nel frattempo giunge a palazzoEracle, intento in una delle dodici fatiche, per chiedere ospitalità. Admeto lo accoglie con generosità, pur non nascondendogli la propria afflizione, tanto da essere costretto a spiegargliene il motivo. Racconta all’eroe che è morta una donna che viveva nella casa, ma non era consanguinea, così da non metterlo a disagio, pur nascondendo in qualche modo la verità dei fatti. Sarà l’intervento di un servo a rivelare ad Eracle la vera identità della la donna “non consanguinea” morta. L’eroe, fortemente pentito, decide così di andare all’Ade per riportarla in vita. Eracle ritorna da Admeto con una donna velata, fingendo di averla “vinta” ai giochi pubblici, per mettere alla prova la sua fedeltà. Admeto, inizialmente, ha quasi orrore a toccarla, convinto che sia un’altra, e acconsente a guardarla solo per compiacere il suo ospite. Tolto il velo, si scopre che la donna è Alcesti, ora restituita all’affetto dei suoi cari. Eracle spiega ad Admeto, che  alla donna non è consentito parlare per tre giorni, il tempo necessario per essere “sconsacrata” agli inferi.

 

Giovedì 23 Giugno * Fedra di Seneca

TRAMA
Fedra , figlia del leggendario re cretese Minosse vive un’ interiore e tormentosa passione per il proprio figliastro Ippolito. Spinta dalla nutrice, rivela il suo amore a Ippolito, che indignato, fugge dalla reggia. Fedra decide di vendicarsi: quando Teseo ritorna dalla sua impresa negli Inferi gli racconta, mentendo, che Ippolito ha cercato di abusare di lei. Teseo, infuriato, invoca la maledizione sul figlio, che muore in modo orribile. Quando il cadavere di Ippolito viene riportato alla reggia, Fedra confessa il suo delitto a Teseo e si uccide. Al padre non resta che piangere la propria sorte, e ricomporre il corpo del figlio fatto a pezzi, ordinando ai servi di gettare il corpo di Fedra in un fossato.

 

 

Costo 59,00 € ( Soci TCI ) – 65,00 € ( Non Soci )

Formula: Accompagnatore da Catania, Bus andata e ritorno, Ticket d’ingresso alle rappresentazioni